Lo sterminio ufficiale ebbe inizio
con una lettera di Hitler dell'ottobre 1939, in
cui si autorizza la "concessione di una morte
pietosa ai pazienti considerati incurabili".
Fin dall'agosto del 1939 furono istituiti presso
ospedali e case di cura 22 reparti infantili
destinati all'eliminazione dei bambini sotto i
tre anni giudicati fisicamente o psichicamente
disabili. Fu creata la Commissione per le
malattie genetiche ed ereditarie che disponeva
di una rete di 500 medici sparsi in tutta la
Germania e l'Austria e organizzati in "Centri
di consulenza per la protezione del patrimonio
genetico e della razza". I medici
convocavano i genitori e li convincevano ad
affidare immediatamente loro i figli per le cure
nuovissime e sperimentali. I bambini venivano
quindi ricoverati e uccisi con un'iniezione di
scopolamina e lasciati morire di fame. I
cadaveri venivano sezionati per studiarne il
cervello.
Per gli
adulti la situazione fu ben presto similare.
I pazienti affetti da patologie fisiche mentali e sensoriali, quindi non produttivi, erano dapprima censiti negli ospedali tedeschi, in seguito trasferiti in edifici isolati, ex caserme, penitenziari, case di cura adattati appositamente per ucciderli. Esperti ingegneri avevano allestito in questi luoghi le prime camere a gas funzionanti con l’utilizzo del monossido di carbonio e predisposto nelle vicinanze i necessari crematori.
Le vittime venivano prelevate senza l’autorizzazione dei familiari, i quali ricevevano un certificato che attestava la morte avvenuta per cause naturali e la comunicazione che la cremazione del corpo era già stata effettuata per impedire il propagarsi di epidemie.
Negli ospedali medici e infermieri uccidevano i
pazienti disabili con iniezioni e farmaci
letali, lasciandoli morire di fame e seppellendo
talvolta i corpi in fosse comuni. Il bilancio
finale fu di 250.000 persone uccise, tra cui
5000 bambini.
Nelle scuole
c'era un indottrinamento continuo, ecco un testo di matematica
del '36: “Il mantenimento di un ammalato mentale costa circa 4 marchi al giorno, quello di uno storpio 5,5 marchi, quello di un criminale 3,50. Molti dipendenti statali ricevono solo 4 marchi al giorno, gli impiegati appena 3.5, i lavoratori manuali nemmeno 2 marchi al giorno. Illustrate queste cifre con un diagramma. Secondo stime prudenti sono 300mila i malati mentali, epilettici, ecc. di cui si prende cura lo Stato. Quanto costano in tutto queste persone a 4 marchi a testa? Quanti prestiti matrimoniali a 1000 marchi l’uno potrebbero venir concessi sfruttando questo denaro?"
(La
Stampa).
Il
progresso... solo i "perfetti" avevano diritto
di vivere, queste vite non
erano degne di essere vissute. Persone, esseri umani,
solo perché di origine ebraica vennero
sottoposti a esperimenti medici, vennero usati
come cavie, senza alcuna anestesia dovettero
subire ogni tipo di tortura. Se questo era
considerato progresso posso dire che preferisco
l'involuzione?
Per fortuna
il nazismo è finito e ora ogni anno, il 27
gennaio, ricordiamo la Shoah, ricordiamo
l'orrore per non permettere più che ci siano
nuovi orrori. Quello che da alcuni era
annunciato come il "progresso" abbiamo scoperto
essere qualcosa di disumano e ne proviamo
finalmente il giusto disgusto.
Ora
finalmente difendiamo i diritti di tutti, la
libertà di tutti, e ci stiamo avviando verso quella
che è una società civile. Ora non uccidiamo più
i bambini con disabilità... o meglio ora abbiamo scelto di
non vedere questa disumanità, ora li uccidiamo
quando sono nascosti nel grembo materno,
ora ad ucciderli non c'è un regime, ma è la
madre che dà ordine a dei medici di uccidere il
proprio bambino. Oggi nel mondo
9 bambini down
su 10 vengono abortiti dopo il referto della
diagnosi prenatale che ne conferma la malattia.
Naturalmente questo non è un
genocidio, sia chiaro, non vi rendete conto
di quanto tutto ciò sia profondamente diverso da
ciò che avveniva sotto il nazismo? Ora ci
avviamo semplicemente verso il progresso, la
libertà di scelta della donna.
Abbiamo lottato
perché tutti avessero il diritto
al figlio, abbiamo accettato che non sia un
dono, ma un diritto, e concesso così il
concepimento con l'utero in affitto,
significativo è il caso di
Gammy, il bambino concepito con l’utero in affitto e abbandonato dalla coppia richiedente perché Down.
Naturalmente se il figlio è un diritto, un
oggetto da avere, a questo punto voglio che sia
sano altrimenti non lo prendo, proprio come
quando
compro un computer, se
non è perfetto lo riporto indietro, deve essere
come voglio, deve rispettare le caratteristiche
per le quali ho deciso di comprarlo.
Beh certo, un passo avanti l'abbiamo fatto, e
ce
lo fa notare Klaus Berger ora "il luogo
più pericoloso al mondo per la persona umana è
l'utero materno", finalmente non è più un campo di
concentramento. Se prima c'era una possibilità
di fuga o di salvezza, ora intrappolati nel grembo materno non
si può scappare. Il grembo della madre, sinonimo
di sicurezza un tempo, diventa prigione da cui
non si può evadere.
Però bisogna essere onesti, ora i
motivi sono più validi di un tempo, si
ricorre all'eliminazione di una vita umana solo per interessi
molto rilevanti, come si vede nella storia
di Josie,
incinta di 4 mesi, pronta ad abortire per
partecipare al Grande Fratello.
L'idea della
selezione nazista ci mette disgusto, come si può
eliminare esseri viventi solo perché disabili?
Nel 2003 nasce all'Ospedale Riuniti di Bergamo
un bambino affetto da spina bifida, i
genitori trascineranno in tribunale il
ginecologo e l'ospedale perché non informati a
dovere durante la gestazione, chiaramente il
ginecologo è stato condannato, e i
coniugi hanno diritto a 400 mila euro visto che
ora dovranno prendersi cura di un figlio che era
meglio non ci fosse, che sarebbe stato abortito
se ci fosse stata la giusta informazione.
Se i nazisti puntavano
molto sulla propaganda e sulla condanna di ogni
critica, la situazione non sembra essere molto
diversa con questo nuovo progresso, in Francia
infatti non solo
non si
può ostacolare l'aborto in maniera fisica ma anche
psicologicamente, un esempio per tutti è la
storia di
Xavier Dor che si è permesso addirittura di
regalare un paio di scarpine da neonato a una
donna intenzionata ad abortire. Giustamente,
perché cercare di far pensare una donna, prima
di fare qualcosa che è assolutamente semplice e
normale? Che progresso ragazzi, che futuro!!!
D'altronde
il
Belgio ci spinge a fare un passo avanti,
perché non si dovrebbe porre rimedio, quando per
errore i bambini sono ormai nati? Già dal 2002
c'è l'eutanasia in Belgio, ma ora è stata
approvata una legge che consente l'eutanasia
anche ai minori di 18 anni. In Olanda
sono ancora più avanti è già dal 2004 che
l'eutanasia per i minorenni è realtà e tra i
motivi che la legge cita per ricorrervi appare
anche la “sofferenza dei genitori”,
giustamente se un bambino può far soffrire i
genitori che senso ha la sua esistenza?
In
Inghilterra i bambini che nascono con disabilità
vengono fatti morire di fame e sete,
naturalmente quando i genitori sono d'accordo,
ma secondo alcuni i genitori si troverebbero a un bivio, e si sentirebbero quasi costretti a scegliere questa via perché i medici dicono che i loro bambini avranno pochi giorni di vita.
In questo
nostro cammino verso il progresso, il Belgio
taglia traguardi inimmaginabili e ci
mostra quale potrebbe essere il nostro futuro,
in 11 anni il ricorso
all'eutanasia è aumentato del 700%. Che bell'avvenire che abbiamo davanti.
L'attenzione
ai diritti dei nostri amici animali è in
costante ascesa, abbiamo una sensibilità che è
frutto della civiltà che abbiamo conquistato, non devono più soffrire
gli animali e quindi non possono fare da cavie
come alcuni vorrebbero. Ma
scherziamo? Vogliamo veramente tornare ai tempi
del nazismo. Ogni vita va rispettata, e quella
degli animali vale quanto quella degli uomini,
anzi a volte un po' di più, basti pensare alla
Spagna
che ha vietato la sperimentazione e l'aborto per i
Gorilla, un folle gruppo di manifestanti è
sceso in piazza con maschere da scimmie per
chiedere gli stessi diritti per gli embrioni
umani. Quando le persone rimangono indietro e
non si adattano al progresso c'è poco da fare,
non riescono a capire la
differenza tra un embrione umano e un animale. In
Francia d'altronde due sentenze
dimostrano come sia più grave
uccidere 7 persone che uno struzzo.
Vi ricordate
di Caterina Simonsen, studentessa di Veterinaria all’Università di Bologna, colpita da quattro malattie genetiche rare, e divenuta il bersaglio di estremisti animalisti sul social network dopo avere pubblicato una foto che la ritrae con il respiratore sulla bocca e un foglio in mano.
«Io, Caterina S. ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro».
Vi ricordate la telefonata a Radio 24
che parlava di lei? Che parole piene di civiltà!
Vale la pena riportarle, sono frutto del nostro
progresso:
"per quanto riguarda quella povera ragazza, non me ne frega niente neanche di lei perché se una persona nasce difettosa, è giusto che muoia perché deve far soffrire altri essere viventi. Prendiamo gli esempi dagli animali, un animale difettoso la madre lo lascia morire. Noi invece dobbiamo far soffrire altri esseri viventi per salvare un resto umano, che tanto poi deve schiattare lo stesso, capisce?".
La
sensibilità nazista è così lontana? Il nuovo
progresso non è forse simile al precedente?
Hitler era, oltreché vegetariano, astemio e odiatore fanatico del fumo, un acceso animalista e sotto di lui la Germania fu la prima nazione a vietare la vivisezione negli istituti di ricerca,
per questo la Federfauna ha istituito il
premio «Adolf Hitler» per coloro che nel corso dell’anno si sono particolarmente distinti
"nell’amore" per gli animali.
Vi ricorderete l'episodio di qualche tempo fa
nei boschi intorno Pinzolo, un cercatore di funghi,
Daniele Maturi, si imbatte nell’orsa e i suoi due cuccioli. L’orsa, forse per proteggere i cuccioli da una presunta minaccia aggredisce e ferisce l’uomo. Da lì l’ordinanza della Provincia per catturare l’orsa e portarla in una riserva, per evitare altri contatti pericolosi con il genere umano. La caccia dura quasi un mese finché l’orsa viene avvistata e, secondo la prassi, scatta la cattura sparando un narcotico. Ma l’animale, per motivi non appurati, non sopravvive all’anestesia.
L'attenzione dell'opinione pubblica in quei
giorni è stata presa più da questo che da
semplici cristiani sterminati in Iraq.
Chiaramente contro Daniele
Maturi sono piovute una serie di critiche e
minacce dal web, come si è permesso di non
subire in silenzio la violenza del povero orso?
In tutto
questo c'è una categoria di esseri umani difesi
si, gli omosessuali. Chiaramente non dove li si
deve difendere dalla morte, in
India
ed
Uganda li difende solo la Chiesa e pochi altri,
ma devono essere difesi dai temibili omofobi. Chi sono gli omofobi? Eh
bisogna dirlo, in primo luogo la Chiesa e i
cristiani. La
Bibbia, a cui si ispirano, è un testo omofobo.
Omofobi sono il
Cardinal Sebastiàn
che ha usato la parola "deficienza" legata
all'omosessualità, incriminato il 6 febbraio per
omofobia. Non è bastato stare attento a non usare la
parola "malattia", è utile
ricordare che questo termine non si può più
usare per l'omosessualità da quando l’American Psychiatric Association (APA)
l'ha trasformata prima in disturbo e poi in
orientamento sessuale,
lo stesso
percorso che stava facendo la pedofilia con
un piccolo dietrofront che per ora la attesta a
disturbo.
Omofobo è un
militare in Usa che si rifiutava di
sostenere il matrimonio omosessuale, è stato
licenziato. Stesso esito ha dovuto sopportare Craig James,
giornalista della Fox, licenziato solamente
perché l'anno precedente avrebbe pronunciato un
discorso omofobo.
Brendan Eich, coofondatore di
Mozilla, ha dovuto dimettersi perché avrebbe contribuito con 1.000 dollari alla campagna a sostegno della Proposition 8, un'iniziativa della California del 2008 che difendeva la definizione “un uomo, una donna” come standard per il matrimonio nella costituzione statale.
Omofobo è il
giudice inglese costretto a dimettersi
perché aveva criticato il governo che invece della
crisi si occupava delle nozze gay.
Omofobo è Mario Adinolfi che ha pubblicato un libro "Voglio la
mamma", come conseguenza più volte
facebook ha sospeso il
suo account.
Lo stesso
governo di Hollande, da sempre
favorevole alle lobby Lgbt, è stato
accusato di omofobia per aver pubblicato sul
sito del ministero della Giustizia
l'immagine di due genitori (mamma e papà) con
due figli.
Omofobo è lo studente che si oppone alle nozze
gay e il professore che lo difende e viene
licenziato.
A proposito delle scuole ci si è messi in moto
per educare sin da lì, si proprio come avveniva
con il nazismo e con l'idea della razza
perfetta, così il primo passo è sostituire i
termini madre e padre con genitore1 e genitore2: La Kyenge,
Pisapia
con Milano,
Seibezzi con Venezia
si sono messi all'opera. Secondo
passo,
insegnare sin dall'asilo che il sesso si sceglie,
educare
a favole un po' diverse in cui magari ci
sono due principi o due principesse e attenzione
perché in Germania se il figlio non vuole
parteciparvi
le
conseguenze sono l'arresto dei genitori.
Se questo è
il progresso e la civiltà io sono per
l'involuzione e l'inciviltà. |