Le
immagini ecclesiali
Si parla molto tramite immagini nell’epoca
patristica. I
padri hanno già delle teorie ecclesiologiche, queste si esprimono attraverso
le immagini, la percezione della Chiesa nei Padri è ricca di immagini,
questo è già presente nella Scrittura, tra le immagini c'è la metafora,
l'allegoria e il simbolo. I Padri usano tutte e tre questi tipi di immagine.
Cinque di queste immagini sono molto importanti:
- Arca di Noè,
molto frequente nei Padri, la si trova già in Ippolito nella sua opera
L'anticristo, la Chiesa ti offre riparo mentre intorno a te c'è
il diluvio. Le immagini poi esprimono tante cose, ha un contenuto quasi
illimitato a differenza del concetto, può esprimere ad esempio anche
l'universalità della Chiesa. Questa immagine la troviamo anche in
Tertulliano. Cipriano usa questa immagine per dire che fuori dalla
Chiesa non c'è salvezza,
come fuori dall’arca tutti perivano, così anche fuori dalla Chiesa tutti
periscono (De Unitate Ecclesie n.6). Altra immagine che
Cipriano userà molto è la tunica di Cristo, come era senza cuciture la
tunica e inseparabile, così doveva essere la Chiesa. Fuori dell'unità
della Chiesa non c'è salvezza. Anche Girolamo usa l'immagine dell'Arca.
- Sposa,
un'immagine forte, diventerà una nozione, una categoria ecclesiologica.
Un'immagine che ha molto successo perché è l'unica che ci permette di
coniugare il mistero della Chiesa con l'amore. Questa è un'immagine che
legge ecclesiologicamente il Cantico dei Cantici. Non è un'immagine
astratta, trova fondamento nella Bibbia, si parla spesso di Cristo come
sposo. Ef 5,25-27 "E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo
ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa,
purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla
parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa,
senza macchia né ruga o alcunchè di simile, ma santa e immacolata", qui San Paolo non parla del matrimonio, ma del rapporto
Cristo-Chiesa e ne parla in termini sponsali. L'immagine è presente in
moltissimi Padri, con una serie di varianti. Gregorio Magno arriva a
paragonarlo alla camera nuziale.
Cristo ama
la sua sposa. Agostino dice che è stata concepita sulla croce dall'acqua
che sgorgò dal suo fianco, lì fu concepita la sposa, nasce invece nel
giorno della pentecoste: "il
secondo Adamo, chinato il capo, si addormentò sulla croce, perché così,
con il sangue e l'acqua che sgorgarono dal suo fianco, fosse formata la
sua sposa"
(1), ma già
Tertulliano scriveva nel De Anima, che il sonno di Adamo ricorda
quello di Cristo che muore per creare la Chiesa, la sposa.
- Luna,
un’immagine
che dice la sottomissione della Chiesa a Cristo: Misterium lune.
Quando Giovanni
XXIII fece il famoso discorso sulla Luna, quel discorso fu fatto la
sera che fu inaugurato il Concilio, diede un'immagine anche di spessore
ecclesiologico. E' un'immagine ecclesiologica, la luna vive di luce
riflessa, non di luce propria, vive grazie alla luce del sole, la Chiesa
illumina la notte e gli uomini, ma la luce non è la Chiesa ma Cristo.
Può avere poi vari significati, la luna ha delle fasi, come la Chiesa
che attraversa varie fasi. L'immagine ha anche un senso di bellezza.
-
Ecclesia Mater, la Madre Chiesa.
La
maternità della Chiesa è l’immagine più famosa dei padri. Ecclesia
Mater
è
un'immagine dai molti significati:
-
Esprime
l'idea della preesistenza della Chiesa, anche nel Pastore
di Erma l'immagine serve per parlare della preesistenza, esiste da tempo
immemorabile, fu creata prima di ogni altra cosa, il mondo è stato fatto
in vista di lei.
La Chiesa è preesistente, sin da principio. Il Pastore di Erma presenta
la Chiesa come una vecchia, vecchia perché fu creata prima di tutte le
cose, creata da tempo immemorabile. Origene anche usa l'immagine della
Chiesa come vecchia, viva sin dall'inizio del genere umano, anzi sin
dalla costituzione del mondo. Insistono sulla preesistenza della Chiesa
per dire che appartiene la Chiesa alla perfezione delle origini.
-
Secondo
argomento è il tema della mediazione della grazia, la
Chiesa ha il compito di dispensare i beni della salvezza, ha questa
funzione mediatrice, porgere la salvezza agli uomini, soprattutto
attraverso la Parola e i Sacramenti.
La Chiesa è mediatrice di salvezza nutrendo i fedeli con la parola e
i sacramenti. Clemente Alessandrino nel Pedagogo scrive “Come c'è un
solo Logos e un solo Spirito che agiscono da per tutto così c'è solo una
che è madre e nello stesso tempo è vergine e la mia gioia è chiamarla
Chiesa”. Essa non ha latte sebbene divenne madre, tuttavia è madre
completamente anche senza consorte è pura come sposa e cara come una
madre. Perciò ho detto che non ha latte, perchè il latte materno è della
madre, mentre il latte della Chiesa non è proprio, perché offre come
bevanda materna il suo figlioletto.
-
Chi
è questa Chiesa Madre? Qui le opinioni sono diversificate
tra gli autori, per Ireneo, il noi della comunità, l'assemblea
costituisce il momento topico in cui si costruisce la Chiesa, qui si
compone la maternità della Chiesa. In altri autori sono gli elementi
costituzionali della Chiesa, i Sacramenti, i dogmi, la fede, la
gerarchia. Chiaramente le due opinioni non sono contrastanti tra
loro.
La Chiesa per Tertulliano è domina mater, è la Chiesa che
comanda, che amministra i suoi figli, somministrando loro ciò che è
utile per il suo spirito, una personalità quindi distinta dai fedeli
pur essendo in costante relazione con ciascuno di essi. Metodio di
Filippi, singolarmente i cristiani sono figli della Chiesa, insieme
siamo Madre:
dice che è lo Spirito Santo che fa compiere il passaggio tra essere
semplicemente figli della Chiesa a divenire Chiesa Madre, che genera
i figli. Tipico il caso del battesimo, il soggetto che amministra è
la comunità, i fedeli divengono la madre che porta in grembo quel
bambino per generarlo a Cristo.
Ciò che realizza questo non è il numero ma lo Spirito Santo che
compie il passaggio da figli singoli a Madre a livello di comunità.
Quella della Chiesa come Madre è anche l'immagine favorita di
Cipriano, ne fa grande uso arrivando a dire che “non può avere
Dio come padre chi non ha la Chiesa come madre”, di qui la sua
idea che chi si separa dalla Chiesa si separa dalla linea della
salvezza. Smembrare l'unità della Chiesa significa condannarsi alla
perdizione.
-
Il
vascello che salpa il mare, si trova spesso nelle catacombe,
questo perché si ricordava la tempesta sedata, nelle persecuzioni la
Chiesa non deve perdere la speranza nella tempesta, inoltre il vascello
c’è l’albero maestro a forma di croce, abile stratagemma per
rappresentare simboli religiosi, in periodi cui era proibito farlo.
(1)
Sant'Agostino, Commento al vangelo di San Giovanni, omelia 120,
Augustinus.it
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