La Scrittura e i Padri |
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Tema |
Riassunto |
Nel Nuovo Testamento non c'è un'ecclesiologia unitaria, ci sono diversi tipi di ecclesiologia nei vari scritti. I vari scritti si differenziano per sensibilità, il Gesù di Matteo è ad esempio meno incline alle emozioni rispetto a quello di Giovanni; si differenziano per i contesti locali, così nel vangelo di Matteo si vede il contrasto con la sinagoga in cui viveva la sua comunità, cosa che negli Atti non appare; si differenziano infine per i periodi storici, le prime lettere di Paolo non hanno di certo la stessa visione delle ultime. Non c'è uno scritto che contenga una visione sistematica della Chiesa, che va invece letta con i vari testi in una visione di insieme. A una visione misterica di Chiesa, si contrappone una comunità che praticamente ha bisogno di organizzazione. L'ecclesiologia deve quindi tenere conto delle differenze tra le visioni di Chiesa dei vari scritti e si deve tenere l'unità nella pluralità, l'unità nelle differenze dei singoli scritti. Bisogna trovare un filo comune, questo nasce dal fatto che nessuno scritto vuole dare una visione esaustiva della Chiesa.
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Ecclesiologia Paolina |
Paolo è l'autore del Nuovo Testamento che usa più spesso il termine ecclesia. Il dato ecclesia esisteva di certo prima di Paolo, tanto che si rammarica della sua persecuzione passata alla Chiesa di Dio. Diverse le immagini con le quali Paolo presenta la Chiesa, quella della casa, del tempio, del campo, della sposa, del Popolo di Dio, ma di certo l'immagine più usata è quella del Corpo, immagine tipicamente greca-romana. San Paolo in diverse sue lettere fa elenchi di carismi e ministeri, elenchi diversi, ma in cui centrale è l'utilità del carisma per l'ecclesia. E così divide in carismi, ministeri e attuazioni.
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Nuovo Popolo di Dio |
Popolo di Dio è una categoria ebraica, il popolo di Dio è il popolo di proprietà di Dio, il suo, il proprio, l'ha scelto e l'ha chiamato non per meriti, ma per l'amore che lo lega ai patriarchi, per il popolo ebraico si usa 'am per gli altri popolo goy, la differenza di terminologia è importante, 'am rappresenta la dimensione verticale del popolo di Dio ma anche quella orizzontale della fratellanza, infatti il termine al plurale va a significare parente prossimo. Ora con l'avvento di Gesù c'è il nuovo Popolo di Dio, in continuita nella discontinuità con l'antico. Si realizza la nuova alleanza, il nuovo popolo di Dio è ancorato a Cristo, il fondamento di questo nuovo Popolo è Cristo. Coloro che erano scartati, i pagani, in Cristo divengono parte del nuovo Popolo di Dio. Naturalmente questo popolo nuovo non è la cancellazione dell'antico, Dio continua ad amare il suo popolo, è nuovo perchè si fonda su Cristo, è nuovo perchè sono innestati i pagani, che però sono innestati sempre sull'olivo buono che sono gli ebrei. |
Organizzazione della Chiesa |
Il senso escatologico pervade i primissimi tempi della Chiesa, si aspetta la fine dei tempi che è vicina e quindi non si pensa a creare organizzazioni, il numero esiguo di cristiani permette di pensare a una Chiesa colleggialità, dove il ruolo degli apostoli è importante. E' Pietro il protagonista della prima parte degli Atti. Le lettere protopaoline cambiano il modo di utilizzare il termine "apostolo", che va a significare non solamente i 12, ma coloro che guidano le chiese. La triade ministeriale chiara che abbiamo noi oggi si ha solo nel 110 d.C. con Ignazio d'Antiochia, nel Nuovo Testamento c'è invece confusione da presbiteri ed episcopi. Il richiamo alla successione apostolica è importante e così Tito e Timoteo, successori di Paolo. Non viene negata nonostante i ministeri la dimensione comunitaria, non esisteva la distinzione clero-laici.
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Piccola storia dell'ecclesiologia |
Nel quadro patristico è importante la visione misterica della Chiesa, la Chiesa vista come mistero, idea contemplativa di Chiesa come realizzazione sulla terra della Città di Dio. La Chiesa era misterica nel senso paolino del termine, ma anche proprio nel senso di chiudere la bocca, qualcosa di troppo bello da poter spiegare. Sul piano liturgico la Chiesa si vede e si concentra sull'eucarestia. Si parla molto tramite immagini nell'epoca patristica, la più famosa di queste immagini è quella di Chiesa Madre, che dice di una Chiesa preesistente, ha la funzione di dispensare i beni della salvezza, una funzione di pedagogo. Il soggetto della Chiesa per Ireneo è il noi della comunità, per altri sono i sacramenti, i dogmi, la fede e la gerarchia, di tutto questo si può fare una sintesi. Cipriano ribadisce convinto che non si può avere Dio come Padre se non si ha la Chiesa come Madre. Inizialmente non si dà molta importanza all'aspetto istituzionale, ma non c'è anarchia, c'è la ricerca della comunione, si forma un canone. Ignazio di Antiochia è importantissimo perchè ha una visione dei ministeri come la nostra odierna, con la nostra divisione, e dà un'importanza grande al vescovo, afferma che dove c'è il vescovo c'è la comunità. Nasce il problema della comunione tra le Chiese. La Chiesa si presentava come un'insieme di comunità, e ognuna aveva anche una liturgia tutta propria. La comunione era garantita dalle lettere di comunione, che erano le lettere che accompagnavano i cristiani nei loro viaggi, erano firmate dal proprio vescovo e davano il permesso all'ospitalità e all'eucarestia in qualsiasi comunità cristiane. Questo metodo testimonia la comunione tra le Chiese, serviva a redarre le liste dei vescovi, c'era un contatto così tra i vescovi. Altro punto importante è che per l'ordinazione del vescovo servivano altri tre vescovi, importante per la comunione. Elemento importante successivamente saranno invece sinodi e concili. Proprio tramite questo la figura del Papa e di Roma avranno sempre più importanza, un'importanza che non è tanto politica quanto teologica, ciò che è importante è che Roma è la sede del martirio di Pietro e Paolo.
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