Falsario Medioevale |
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Dato Comune |
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A Favore dell'autenticità |
Nel XIII-XIV un ipotetico falsario avrebbe dovuto:
Queste difficoltà sarebbero superate da un falsario assassino, ma si sarebbe imbattutto in altre difficoltà di certo non più superabili:
E' evidente quindi l'inmpossibilità di riprodurre artificialmente, per esempio con un pennello, questa separazione del sangue in una parte più densa ed una più liquida e chiara attorno. Impronte di questo tipo si possono avere solo per contatto con sangue coagulato sulla pelle di un uomo ferito ed è innegabile che un vero cadavere sia stato avvolto nel lenzuolo. Le fibre delle zone macchiate di sangue sono cementate insieme da questo fluido viscoso, che è penetrato fino al lato opposto del tessuto. L'esame di tutta la Sindone con la fluorescenza ai raggi X ha rilevato l'esistenza di calcio, stronzio e ferro che sono dappertutto in quantità variabile ma non correlata all'immagine. Un quantitativo maggiore di ferro si riscontra solo in corrispondenza di macchie sanguigne(2). Gli studi sperimentali di Sebastiano Rodante, un medico di Siracusa, hanno dimostrato che, per avere un decalco del sangue sulla stoffa come quello osservato dalla Sindone, il corpo deve essere stato a contatto con il lenzuolo per circa 36 ore. In questo arco di tempo un ruolo importante avrebbe svolto la fibrinolisi, che provoca il ridiscioglimento dei coaguli(3). Carlo Brillante, libero docente in chimica e microscopia clinica all'università di Bologna, ha sviluppato lo studio della fibrinolisi in rapporto alla Sindone "I sistemi coagulativo e fibrinolitico sono in equilibrio dinamico tra loro. Il primo forma la fibrina, il secondo la rimuove. Il fenomeno della lisi sarebbe avvenuto in un tempo relativamente breve, comunque non superiore alle 36 ore. Il fenomeno fibrinolitico segue precise leggi in base ai tempi di contatto; se cioè non passa un certo numero di ore il decalco non avviuene o avviene in maniera rudimentale, mentre, se si va al di là di quel numero di ore, il sangue impiastriccia il tessuto (quindi non forma il decalco) per l'aumentata friabilità del coagulo. Questa è una delle osservazioni fondamentali che conferma gli indubbi rapporti tra fibrinolisi e macchie ematiche sindoniche. La Sindone mostra che la fibrinolisi ebbe inizio e si arrestò a un tempo X (verosimilmente non superiore alle 36-40 ore), perchè le impronte ematiche sono perfettamente decalcate e delineate"(4). Ma andiamo a calcolare il tempo che troviamo nei vangeli: dalle 18 alle 24 6 ore del venerdì 24 del sabato per arrivare a 36 ore non deve andare oltre le 6 della domenica. Giovanni ci dice che la domenica vanno al sepolcro di buon mattino, queste donne vanno a completare l'opera di sepoltura che non era stata possibile il venerdì trovano la tomba aperta. Si recano quando era ancora buio (Gv 20,1), quindi ci siamo nelle 36 ore. Un enigma rimane come sia stato separato il lenzuolo dal corpo, ci sono tracce di tutti i tipi qua sopra tranne che la decomposizione del corpo e sarebbe stato impossibile staccare il lenzuolo dal corpo senza alterare i decalchi che si erano formati. Incredibile che non sia cominciato il fenomeno putrefattivo, che viene accelerato da vari fattori, tra i quali la presenza di grandi ferite. Normalmente dopo una trentina di ore avviene l'emissione di gas ammoniacali dalla cavità orale; se ciò si fosse verificato, si sarebbe notato un alone attorno all'impronta delle labbra. Sulla Sindone invece, si può osservare la rima labiale lineare e non deformata da aloni (5). Quindi questo falsario non sapeva quel che conosciamo oggi del corpo umano, dovrebbe aver dipinto la Sindone con sangue umano. Inoltre questa è un'immagine formata a contatto, infatti al negativo appare più chiara, non può essere quindi un dipinto, dovrebbe aver ucciso un uomo nello stesso modo in cui Gesù è stato ucciso, con evidenti difficoltà. Come sia stata impressa questa immagine sul lenzuolo non si sa, c'è chi dice che è stata fatta con l'esplosione di energia della trasfigurazione. Forse invece c'è stata una scoloritura chimica dovuta al sangue al sudore, ma certo malgrado si sia cercato di riprodurla non ci si è riusciti, quindi non si sa. Nasce anche il problema di come questo falsario avrebbe potuto togliere il lenzuolo al morto che ne era avvolto senza rovinare il lenzuolo. Dove c'è più contatto l'immagine è più nitida. |
Contro l'autenticità
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Michael Baden critica questa perfezione anatomica della sindone, anzi
afferma che sulla base delle caratteristica di questa immagine la Sindone
non abbia mai contenuto un cadavere. Il falsario è normale che cerchi di
imitare il più possibile il vangelo, logico quindi che molti dati
corrispondano, ma ci sono delle incongruenze e delle imperfezioni, non è
perfetta:
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Alla ricerca della Verità |
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(1) Orazio Petrosillo- Emanuela Marinelli, La Sindone un enigma alla prova della scienza, RIZZOLI:1990, pp. 28-29 (2) Orazio Petrosillo- Emanuela Marinelli, La Sindone un enigma alla prova della scienza, RIZZOLI:1990, pp. 221-222 (3) Sebastiano Rodante, Fondazione naturale delle impronte sindoniche: sudore di sangue, aloe e mirra, Relazione tenuta al Simposio di Parigi, 7-8 settembre 1989, p.4. (4) La Sindone, Scienza e Fede, pp.239-241 (5) Orazio Petrosillo- Emanuela Marinelli, La Sindone un enigma alla prova della scienza, RIZZOLI:1990, p. 225 (6) Carlo Papini, Sindone una sfida alla scienza e alla fede, Claudiana Editrice, Torino:1998, pp. 76- |