Il Regno di Manasse |
Sotto Manasse, re di Giuda,
(687-642 a.C.) “furono di nuovo praticati a
Gerusalemme culti assiri
e altri culti non jahvistici. Si adoravano Baal, Astante e gli dei agresti
capriformi; sorsero di nuovo massebe e ascere; nella valle di Hinnom venne
istituito un posto speciale per il sacrificio dei bambini; nel tempio fu
eretto un simbolo della dea Istar e praticata in suo onore la prostituzione
sacra”1.
Manesse regnò in un periodo di forte resistenza che poi sfociarono nelle
riforme di Giosia. Manasse sale al trono dodicenne (2 Re 21,1-18; 2 Cr
33,1-20), regnò 55 anni e riceve in eredita da
Ezechia una situazione
difficile, infatti gli Assiri sono all'apice del loro potere.
Giuda si trova in una
situazione di vassallaggio estrema, il sovrano conserva una libertà di
azione veramente minima. Fonti assire dimostrano che a
Ezechia era stata tolta la
maggior parte del suo territorio gli rimaneva in pratica solo
Gerusalemme, il resto del
territorio fu distribuito ad alleati e vassalli fedeli. Durante il regno di
Manasse sembra poi che parte del territorio fu restituito. Insomma la
situazione che si ritrovò Manasse non era delle più semplici: il paese era
sull'orlo della rovina, alcune parti erano distrutte, altre proprietà del
nemico, i tentativi di reazione erano pochi, si cecava più altro
probabilmente di guadagnare la benevolenza dell'Assiria. Anche perchè dalle
notizie che abbiamo sull'Assiria, non sembra che questa intervenisse in
maniera eccessiva nel culto dei paesi occupati, quindi probabilmente la
stessa cosa era per Giuda.
I testi che parlano di lui si concentrano più che altro sull'aspetto religioso,
facendolo apparire come un re empio (2 Re 21,1-18), sottolineato questo
fatto, probabilmente, dalla rielaborazione successiva. Per il redattore
bibblico, con Manasse c'è un ritorno all'idolatria. Questo giudizio su Manasse è
motivato dal fatto che avrebbe promosso i culti di Baal e Astarte (2 Re
21,3.7) e da un influsso assiro sul comportamento relgioso del re (2 Re
21,3). "Probabilmente insieme con la religione ufficiale straniera,
numerose altre forme straniere di culto furono ammesse col tempo a Gerusalemme e
altrove in Giuda" In realtà "la giovane età che aveva quando salì sul trono rende necessaria l'ipotesi di una reggenza, o di un'altra forma di tutela nella gestione degli affari dello Stato, almeno per circa dieci anni. E' dunque sotto questa forma di governo provvisoria di governo che prendono forma quei provvedimenti in campo religioso e politico che la storiografia biblica è concorde nel condannare: sotto il suo regno sarebbero infatti fioriti come non mai culti sincretisti o addirittura pagani, persino nel tempio di Gerusalemme" 6Morto Manasse sale al trono il figlio Amon (642-640 a.C.), che regnò solo per due anni (2 Re 21,19-25; 2 Cr 33,21-25). Il libro dei Re gli attribuisce gli stessi errori del padre, ma a differenza di questo non si convertì, e viene ucciso dai suoi stessi ufficiali. Sono attestate, da documenti assiri, delle rivolte da parte di Siria e Palestina, aiutate dall'Egitto. In questo caso si spiega anche l'assassinio del figlio di Manasse, in quanto come il padre, continuava ad essere fedele all'Assiria. Era forse stato, un atto realizzato da ambienti religiosi e nazionalisti che volevano ritornare alla sola fede in Jahvè. Il popolo del paese punì gli assassini e proclamò al suo posto Giosia, il più importante sovrano di Giuda dopo Davide. Non venne quindi, messo in discussione il principio dinastico e Giosia, figlio di Amon, viene incoronato re all'età di 8 anni, e governerà per trentun anni, in cui secondo il libro dei Re è stato un buon sovrano. "L'intervento profetico di Nahum verso il 660 e, soprattutto, il ministero del profeta Sofonia sosterranno le riforme religiose che il giovane re, compatibilmente con la sua età, intraprenderà" 7. La sua età permetteva in pratica a coloro che l'aveva incoronato di governare "quando Giosia è nominato re non è che un bambino, e il potere è nelle mani di membri della famiglia reale e di ministri"8
1 Georg Fohrer, Storia della religione israelitica, Parte seconda, I 11,4 2 Martin Noth, Storia d'Israele, Paideia editrice: Brescia 1975 3 J. Alberto Soggin, Storia d'Israele, pag. 362, Paideia editrice:Brescia 1984 4 Rinaldo Fabris, Logos Corso di studi Biblici 1, Introduzione generale alla Bibbia, editrice Elle Di Ci 1994 5 Rinaldo Fabris, Logos Corso di studi Biblici 1, Introduzione generale alla Bibbia, editrice Elle Di Ci 1994 6 J. Alberto Soggin, Storia d'Israele, Paideia editrice:Brescia 1984 7 Antonio Zani, Introduzione allo studio della Bibbia 1, La Bibbia nel suo contesto, Paideia 1994 8 Francois Castel, Storia d'Israele e di Giuda, Edizioni Paoline 1987
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