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Innocenzo III e Federico II

Sulla fine del secolo XII, mentre il papato stava attraversando un periodo critico, la potenza della casa Sveva era invece in ascesa.


Federico I, sotto il quale l'Im­pero go­deva in Europa potenza e autorità, nel 1184 fece fidanzare e, due anni dopo, sposare il proprio figlio Enrico VI, re di Germania dal 1169 e dal 1186 re d'Italia, con Costanza, figlia di Ruggero II, erede di Guglielmo II re di Napoli e di Sicilia. Tale unione, che ebbe il consenso di Lucio III (1181-85), diede in seguito origine a un grave conflitto con il papato, scoppiato sotto Celestino III (1191-98) il quale incoronò Enrico VI il 14 aprile 1191; ma, temendo per l'indipendenza della Santa Sede -in quanto il so­vrano si accingeva a prendere possesso del regno nor­manno- intavolò trattative con gli avversari, concludendo, nel luglio 1192, a Gravina, un concordato con Tancredi di Lecce, fratellastro del­l'imperatrice.

La morte di Tancredi di Lecce e la peste sopraggiunta, impedirono il tentativo di conquista del regno normanno, permettendo a Enrico VI di prendere possesso della regione e, nel natale 1194, si fece incoronare re di Sicilia.

I piani di Enrico VI pre­vedevano di estendere il dominio ger­ma­nico sul Mediterraneo orientale fino alla Siria, con la conquista di Costantinopoli e di tra­sformare l'im­pero in una monarchia ere­ditaria degli Hohenstaufen. Ma la morte lo colse ad appena 32 anni a Messina (28 settembre 1197).

Quando, il 27 novem­bre 1198, venne a morire l'imperatrice Costanza, vedova di Enrico VI, il papa divenne tutore dell'infante Federico II e su­premo signore del re­gno di Sicilia. Era allora papa Innocenzo III (1198-1216), succeduto a Celestino III.

Innocenzo III (Lotario di Segni)

Lotario di Segni, ad appena 38 anni divenuto papa col nome di Innocenzo III, si era formato a Roma, presso il mona­stero di S. Andrea al Celio; quindi era pas­sato alla scuola teologica di Parigi, poi aveva studiato diritto a Bologna.

Poco prima della sua elezione, si era di­stinto per la sua attività letteraria, avendo scritto due opere celebri nella dottrina dei successivi secoli medievali: il De miseria humanae conditionis, un trattato ascetico-morale sulla condizione dell'uomo e il De missa­rum mysteriis, un commento li­turgico alla messa, con una trat­tazione sul sacra­mento dell'Eucare­stia. Inoltre la sua partecipazione agli affari della Curia era stata assai attiva.

Il momento politico era assai difficile in quanto, in Germania, c’era stata una doppia elezione.

I fautori della casa degli Staufen, l'8 marzo 1198, elessero im­peratore Filippo, fratello del de­funto Enrico VI; altri principi, tra cui l'arcivescovo di Colonia che doveva consacrare il re di Germania, elessero il 9 giugno Ottone IV, figlio di Enrico duca di Baviera. Quest’ultimo ebbe l'appoggio dello zio Ricccardo cuor di Leone, re d'Inghilterra; Filippo di Svevia quello di Filippo Augusto, re di Francia.

Innocenzo III, inizialmente, si man­tenne neutrale. Quindi intervenne a fa­vore di Ottone IV, esponen­done le ragioni in un concistoro segreto del 1200.

Il che suscitò la reazione dei principi tedeschi che accusarono il papa di aver usur­pato il loro diritto di elettori. Quindi, nonostante il riconoscimento del papa, con­tinuò la lotta tra i due pretendenti, trasci­nando la Germania nella guerra civile; finché, dopo l'uccisione di Filippo II (1208), il papa insistette presso i principi te­deschi e tutti si misero dalla parte di Ottone IV, il quale sposò la figlia del suo avver­sario Filippo.

Ottone IV, prima di partire per Roma, per l'incoronazione im­pe­riale, sotto­scrisse un documento -dichiarazione di Spira, 22 marzo 1209- in cui riconosceva piena libertà alla Chiesa, nonché i suoi pos­sessi territoriali. Giunto a Roma, fu in­coronato il 4 ottobre 1209.

Ma, all'epoca, già erano iniziate alcune divergenze tra Innocenzo III e Ottone IV, che si aggravarono nei mesi successivi. Il nuovo impe­ratore cominciò infatti ad occupare alcuni territori, tradizionalmente appartenuti al papa: nel 1210 invase il Patrimonio, quindi passò la frontiera del Regno di Sicilia ed avanzò verso il Sud, prendendo Capua, Napoli, Salerno.

Innocenzo III reagì, scomunicando Ottone IV (18 novembre 1210); quindi appoggiò la candidatura all'impero di Federico II, il figlio di Enrico VI e di Costanza, di cui il pontefice era tutore e che si trovava in Sicilia. Federico II fu proclamato re dei Romani nella dieta di Norimberga, del settembre 1211; quindi, con l'aiuto del papa, si recò in Germania dove fu eletto imperatore il 5 dicembre 1212.

Di nuovo fu guerra civile e la lotta dei due partiti nella battaglia di Bouvines, presso Lilla (27 luglio 1214), dove Ottone fu sconfitto, fu decisa a favore di Federico II. Dopo di che Federico II fu di nuovo incoronato ad Aquisgrana, nel luglio 1215.