Costantinopolitano IV (869-870)
L'ottavo concilio ecumenico e la sua storia
L’imperatore Basilio, dopo aver destituito il patriarca Fozio, reinvestì dell'incarico Ignazio e riprese le relazioni con Roma. Quindi, a seguito della decisione presa dal sinodo romano, convocato da papa Adriano II (867-872) nell'869, l’imperatore convocò a Costantinopoli un concilio. E’ l'VIII concilio ecumenico (ottobre 869 -marzo 870; IV di Costantinopoli).
Il concilio condannò lo scisma di Fozio il quale fu scomunicato quale intruso e nuovo Dioscuro. Nella sessione X, 28 febbraio 870 fu ripresa la decisione conciliare di Nicea che, quanto alla venerazione delle immagini, sancì:
"Stabiliamo che la s. sacra immagine del Signore nostro Gesù Cristo venga venerata con onore eguale (a quella) del libro dei santi vangeli. Come infatti attraverso le parole contenute in esso tutti conseguiamo la salvezza, così attraverso l'opera iconica dei colori sia tutti i sapienti che i semplici traggono frutto dell'utilità di quanto è alla portata di mano; quanto infatti il discorrere (fa) in parole, ciò (I')annuncia e (lo) presenta anche la scrittura in colori. Se qualcuno perciò non venera l'immagine del Salvatore Cristo, non veda neppure la sua figura nel suo secondo avvento. Similmente poi onoriamo e veneriamo anche l'immagine della sua immacolata Madre e le immagini dei santi angeli così come li rappresenta con le parole la Scrittura santa e inoltre l'immagine di tutti i santi; e coloro che non pensano così siano anatema".
Dopo la morte di Ignazio (877 o 878), Fozio, che nel frattempo si era riconciliato con i suoi avversari, guadagnandosi anche la stima dell'imperatore, di nuovo tornò ad essere eletto patriarca di Costantinopoli.
Era allora papa Giovanni VIII (872-882) il quale aveva bisogno dell'aiuto bizantino contro i Saraceni e così si dichiarò disposto ad accettare la nuova situazione, a condizione che Fozio avesse sconfessato, in un sinodo proposto dall'imperatore, il suo atteggiamento precedente, rinunciando alla giurisdizione sui Bulgari e riconciliandosi con gli ignaziani. Nel sinodo, che si tenne a Costantinopoli (879-880), Fozio abilmente si fece riconoscere come legittimo patriarca, mentre venne ripudiato il concilio dell'869-70; quanto poi alla Bulgaria, tutto rimase come prima. Non si giunse però a una nuova rottura tra Roma e Costantinopoli.