TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

Conosciamo e crediamo

 

I grandi santi e la loro storia

 
Santa Teresa di Lisieux
   
Le apparizioni

L'apparizione di Gallipoli

Dopo la sua morte Teresa apparve alla madre priora delle Carmelitane Scalze del convento di Gallipoli, madre Carmela del Sacro Cuore di Gesù,per confermare la validità della sua dottrina spirituale:l'infanzia dello spirito.

La priora si trovava a letto ammalata di pleurite.Alle prime luci del 16 gennaio 1910,le sembrò che qualcuno la toccasse sul petto."Non toccate,perché sono tutta sudata"."Non temete:ciò che sta avvenendo,è per il vostro bene,non per il vostro male".E aggiunge sempre la medesima voce:"Dio si serve indifferentemente degli esseri del cielo come di quelli della terra:io vi porto cinquecento lire per sovvenire ai bisogni della comunità".La priora risponde:"I debiti del convento sono di sole trecento lire"."Va bene,voi conserverete il resto per gli altri bisogni della comunità".La priora obietta:"Ma la regola mi proibisce di conservare del denaro nella mia cella".La voce ribatte che si poteva,però,ricevere il denaro fuori dalla propria cella nell'ufficio dell'economato,ove depose in una piccola scatola la somma di cinquecento lire.La priora,commossa,pensando che la visitatrice fosse Santa Teresa d'Avila,esclamò:"O santa madre!".La visitatrice la corresse:"Io non sono la santa madre,io sono la serva di Dio suor Teresa di Lisieux:oggi si fa festa in cielo e in terra"(era la festa del Santissimo nome di Gesù).La giovane carmelitana,che non era ancora stata né beatificata e né canonizzata,dopo aver fatto qualche gesto di benevolenza verso la priora,si avvia verso l'uscita del carmelo,quando la priora,nel tentativo di prevenirla,le dice:"Aspettate un istante,io voglio accompagnarvi,perché voi potreste sbagliarvi non conoscendo il tragitto".Ma Teresa risponde:" La mia via è sicura,e non mi sono sbagliata seguendola".L'interpretazione esatta di questa frase fu data da madre Agnese,sorella di Teresa:la sorella Paolina,la sua seconda madre.Informata dell'apparizione da madre Carmela di Gallipoli,dichiarò:"Ci siamo commosse sino alle lacrime!La nostra piccola Teresa quando era ancora quaggiù ci aveva detto:"Se la mia vita di confidenze e di amore è sospetta,vi prometto di non lasciarvi nell'errore,tornerò per avvertirvi;se essa è sicura voi lo saprete ugualmente".Ed ecco che a voi,madre carissima in Gesù,quest'angelo mi viene a dire ciò che essa è:"La mia via è sicura:non mi sono ingannata".Forse non avete dato che un senso letterale a questa frase,ma quì è stata ben differente.Ciò che desta maggiormente la mia ammirazione è che ella sia venuta a dirci questo proprio al momento in cui ci si occupa della sua causa,in cui si sta studiando la sua via".

L'afflusso di denaro misterioso e miracoloso al monastero di Gallipoli si ripetè con la diretta testimonianza ed esperienza del vescovo di Nardò,monsignor Giannattasio.Il convento si risollevò non solo materialmente,ma più ancora spiritualmente.

 

La guarigione di suor Gabriella

Teresa in Italia compì un altro miracolo, che fu accettato come prova per la sua canonizzazione.

Suor Gabriella Trimusi apparteneva alla congregazione diocesana di Parma delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria,dette Chieppine dal nome del fondatore.Suor Gabriella era entrata nella congregazione a Parma a ventitré anni.Ben presto si accorse che il ginocchio sinistro cominciava a tumefarsi,producendole dolore non molto forte,ma continuo,rendendole difficile la deambulazione e impossibile la posizione del ginocchio.Furono tentate tutte le cure,ma invano.Nel 1918 cominciò a sentire dolori anche alla spina dorsale,a cui si aggiunse una grande difficoltà di potersi reggere e una protuberanza al dorso.I medici curanti giudicarono la malattia inguaribile ed incurabile.Fu allora che le sorelle della Casa Madre,il 16 giugno 1925,incominciarono una novena in onore della nuova beata Teresa di Gesù bambino per ottenere dal Signore l'aumento dello spirito religioso nella congregazione e la guarigione delle inferme,tra le quali la più grave era suor Gabriella.

La novena fu terminata il 24 giugno nella cappella della Casa Madre.Celebrandosi in quel giorno,al Carmelo dell'Immacolata Concezione in Parma,la solenne festa di chiusura di un triduo in onore della beata Teresa,le sorelle e con esse l'inferma chiesero di portarsi in quella chiesa,fiduciose di ottenere dalla beata "lo spargimento di alcune foglioline di rose".

Terminata la funzione religiosa,suor Gabriella,tornata al convento,si liberò dal busto:era completamente guarita.Lo stesso pontefice Pio XI accettò questa guarigione come miracolo decisivo per la canonizzazione della carmelitana di Lisieux.

 

Santa Teresa di Lisieux