La festa dei Ss.
Angeli custodi per molto tempo ha formato un tuttuno con quella di San
Michele. Dal secolo XVI si è cominciata a celebrare una festa distinta per i
Ss. Angeli custodi, estesa da Paolo V nel 1608 a tutta la Chiesa universale
ed è stata fissata al 2 ottobre. Gli angeli hanno come scopo principale
l'adorazione della divinità; anche la Chiesa ci fa chiedere a Dio, nel
prefazio, di permetterci di unire le nostre voci alle loro per lodarlo. Ma,
come indica il loro nome, essi sono anche i messaggeri di Dio, incaricati di
vegliare sopra di noi e di eseguire i suoi comandi. Per questo motivo sono
chiamati angeli custodi. Ogni essere battezzato ha il suo angelo custode.
Egli (esso) ha la missione di proteggerci e di difenderci, di metterci al
riparo dagli assalti del demonio e dei nemici della nostra anima affinché
noi possiamo giungere alla vita eterna. Questo fedele compagno merita la
nostra riconoscenza e la venerazione che conviene ad un santo che gode della
visione di Dio in cielo.
Dai Discorsi
di san Bernardo, abate
"Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi"[Sal
90,11]. Ringrazino il Signore per la sua misericordia e per i suoi prodigi
verso i figli degli uomini. O Signore, che cos’è l’uomo, per curarti di lui
o perché ti dai pensiero per lui? E per dimostrare che il cielo non trascura
nulla che ci possa giovare, ci metti a fianco quegli spiriti celesti, perché
ci proteggano, e ci istruiscono e ci guidino. "Egli darà ordine ai suoi
angeli di custodirti in tutti i tuoi passi". Queste parole quanta riverenza
devono suscitare in te, quanta devozione recarti, quanta fiducia infonderti!
Sono presenti per proteggerti, sono presenti per giovarti. Anche se gli
angeli sono semplici esecutori di comandi divini, si deve essere grati anche
a loro perché ubbidiscono a Dio per il nostro bene. Siamo dunque devoti,
siamo grati a protettori così grandi, riamiamoli, onoriamoli quanto possiamo
e quanto dobbiamo. Tutto l'amore e tutto l'onore vada a Dio, dal quale
deriva interamente quanto è degli angeli e quanto è nostro. Da lui viene la
capacità di amare e di onorare, da lui ciò che ci rende degni di amore e di
onore. Amiamo affettuosamente gli angeli di Dio, come quelli che saranno un
giorno i nostri coeredi, mentre nel frattempo sono nostre guide e tutori,
costituiti e preposti a noi dal Padre. Ora, infatti, siamo figli di Dio. Lo
siamo, anche se questo attualmente non lo comprendiamo chiaramente, perché
siamo ancora bambini sotto amministratori e tutori e, conseguentemente, non
differiamo per nulla dai servi. Gli angeli di Dio non possono essere
sconfitti né sedotti e tanto meno sedurre, essi che ci custodiscono in tutte
le nostre vie. Sono fedeli, sono prudenti, sono potenti. Perché trepidare?
Soltanto seguiamoli, stiamo loro vicini e restiamo nella protezione del Dio
del cielo. |