Giovanni X (914-928)

 

STORIA DELLA CHIESA

I PONTEFICI

                Dopo Sergio III ci furono alcuni ponti­ficati insignificanti, come quello di Anastasio III (913-14) e di Landone (913-14);  quindi, per influsso di Teofilatto e Teodora, venne eletto Giovanni  X (914-929), su cui Liutprando, nell’Antapodosis, getta il discredito. Egli va ricordato, non foss’altro, per aver rea­lizzato una coalizione  di principi italiani con Bisanzio, contro i Saraceni, su cui riportò una vittoria al Garigliano, presso Gaeta, nel 916. Pochi giorni dopo diede la corona imperiale a Berengario I, del Friuli.

                Morto Teofilatto, Teofila, rimasta vedova di Alberigo di Spoleto, passò in seconde nozze con Guido marchese di Toscana (927). Giovanni X tentò allora di rendersi indipendente dalla po­tente famiglia ro­mana, appoggiandosi  a suo fratello Pietro, principe di Orte e cercò aiuto presso Ugo re di Provenza e d'Italia, cui promise la corona imperiale. Ma dovette soggiacere a Guido di Tuscia, secondo marito di Marozia, figlia di Teodora e Teofilatto, e morì in carcere (929).