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Lombardia, Consiglio approva mozione a sostegno della famiglia naturale. Arcigay: «Abominevole, intrisa d’odio» | ||
Martedì 1 luglio, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza una mozione a sostegno della famiglia naturale proposta dalla Lega Nord e firmata da tutto il centrodestra. Invece i gruppi di opposizione (Pd, Patto civico e M5S) al momento del voto sono usciti dall’aula. Il testo ricorda come «in tutto il Paese, con il pretesto di combattere “inutili” stereotipi, si stanno moltiplicando i casi di aperta propaganda contro la famiglia naturale, soprattutto nel mondo scolastico», e invita la giunta Maroni «a individuare una data per la celebrazione della Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione fra uomo e donna». |
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A impegnarsi con il governo di Roma perché non sia applicato in Italia del Documento Standard per l’educazione sessuale in Europa redatto dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e infine a «introdurre il “Fattore Famiglia”» in Lombardia. «CENTRODESTRA PERICOLOSO». Prima che il documento fosse votato al Pirellone, l’Arcigay di Milano ha voluto bollare la mozione presentata dal centrodestra come «intrisa d’odio». L’iniziativa secondo l’associazione minaccia «di diventare la prima legge dichiaratamente discriminatoria nei confronti delle persone omosessuali nel territorio lombardo da almeno 170 anni» e con essa «Lega e centrodestra si confermano di essere dei gruppi pericolosi» perché «dichiarano a parole di non essere contro le persone omosessuali, ma nei fatti chiedono al governo nazionale di disconoscere interventi di lotta all’omofobia e propongono un indottrinamento pericolosissimo per giovani e cittadini». «ATTO BARBARO». Parole che il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo (Ncd) si è sentito di «censurare» durante la discussione del testo in aula. «Non vorrei – ha detto Cattaneo invitando i critici a rileggere il testo della mozione – che per combattere l’omofobia, che certamente tutti quanti riteniamo sia da contrastare, si finisse nell’eccesso opposto, ovvero cadere nella “familiofobia” che è un male che merita di essere combattuto con altrettanta determinazione». Per tutta risposta, il presidente nazionale dell’Arcigay Flavio Romani ha definito la Festa della Famiglia Naturale proposta centrodestra lombardo «una festa abominevole, che distingue tra bambini di serie A, quelli con due genitori eterosessuali, e bambini di serie B, provenienti da famiglie omogenitoriali e monogenitoriali. Un atto barbaro che rende i più piccoli bersaglio di un’inaudita rappresaglia ideologica». E mentre Berlusconi «indossa la maschera del liberale» aprendo all’ipotesi delle unioni civili avanzata dal governo Renzi, «ecco che i suoi sodali – continua Romani – infieriscono su chi già quotidianamente è discriminato, inserendo nuove diseguaglianze». Pubblichiamo di seguito il testo integrale della mozione 263 approvata ieri dal Consiglio regionale della Lombardia. Premesso che:
Considerato che:
Il Consiglio Regionale della Lombardia: dichiara la propria opposizione a qualunque tentativo di comprimere i diritti e i doveri dei genitori all’educazione dei propri figli, ignorare l’interesse superiore dei minori a vivere, crescere e svilupparsi all’interno della propria famiglia naturale; impegna la Giunta Regionale ad individuare, in collaborazione con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, una data per la celebrazione della Festa della Famiglia Naturale, fondata sull’unione fra uomo e donna, promuovendone sia direttamente che indirettamente attraverso scuole, associazioni ed Enti Locali la valorizzazione dei principi culturali, educativi e sociali; a chiedere al Governo centrale la non applicazione del Documento Standard per l’educazione sessuale in Europa redatto dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; e invita la Giunta Regionale a introdurre il “Fattore Famiglia” quale criterio di sostegno alle politiche attive e passive al reddito delle famiglie lombarde.
Fonti: Tempi.it |
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