Il Regno di Giosia |
L'impero assiro crollò rapidamente poco dopo aver raggiunto l'apice della sua potenza. La sua forza venne meno improvvisamente e cadde preda degli attacchi esterni. L'indebolimento del potere assiro rende possibile un periodo pieno di rinnovamenti. Alla morte del re Assurbanipal, Babilonia si solleva e ottiene la vittoria e l'indipendenza. Così Babilonia diventa la nuova potenza dominante. In seguito a questo i popoli sottomessi agli assiri si cominciarono ad agitare vedendo il declino della potenza assira. Giosia è un sovrano riformatore per eccellenza, capace di "cristallizzare in opzioni politiche la fedeltà al Dio d'Israele dei vari gruppi facenti capo ai profeti"1. Durante i primi anni, quando Giosia era ancora minorenne non accadde nulla di decisivo. Ma appena giunse il momento di agire Giosia si libero dal dominio assiro. Rimosse i segni del culto assiro dal tempio e questo voleva dire la fine del vassallaggio e probabilmente smise anche di pagare il tributo. Ma l'Assiria non reagì, evidentemente non era più abbastanza forte da poter far valere la sua autorità. Giosia è importante in tre campi soprattutto:
Davide aveva potuto creare un tempo il suo impero perché nessuna grande potenza lo contrastava, ugualmente Giosia aveva avuto mano libera per un po’ di tempo, fu poi di nuovo contro le grandi potenze e allora il suo regno finì. Nel 609 a.C. ci fu uno scontro tra Giosia e il faraone Nekao. Giosia era affianco a quelle potenze che preparavano la fine dell'Assiria, mentre Nekao stava cercando di salvare un piccolo nucleo assiro superstide che si era asseragliato nella regione di Karkemis. Inoltre Nekao voleva rioccupare il territorio della Siria-Palestina, che era un tempo sotto il dominio degli egiziani, mentre Giosia doveva impedire che l'Egitto occupasse quel territorio se non voleva che al dominio assiro si sostituisse quello egiziano. Dall'altro lato Nekao non poteva permettere la formazione di una potenza Palestinese, quindi il re Giosia affronta l'esercito del faraone a Meghiddo. Qui il faraone fece uccidere Giosia (2 Re 23,29) "La laconicità o meglio il mutismo del racconto biblico rivelano quanto la morte di un re pio e fedele a Dio sia incomprensibile e shoccante"7. Dopo la morte di Giosia la situazione precipita. Cr 35,20-25 parla di un rifiuto alla resa da parte di Giosia, che preferì la battaglia e nella battaglia trovò la morte, infatti fu ferito a morte e morì poco dopo a Gerusalemme, dove fu trasportato.
1 J. Alberto Soggin, Storia d'Israele, pag. 362, Paideia editrice:Brescia 1984 2 Martin Noth, Storia d'Israele, pag. 335, Paideia editrice: Brescia 1975 3 J. Alberto Soggin, Storia d'Israele, Paideia editrice:Brescia 1984 4 Francois Castel, Storia d'Israele e di Giuda, Edizioni Paoline 1987 5 Francois Castel, Storia d'Israele e di Giuda, Edizioni Paoline 1987 6 Martin Noth, Storia d'Israele, pag. 339, Paideia editrice: Brescia 1975 7 Rinaldo Fabris, Logos Corso di studi Biblici 1, Introduzione generale alla Bibbia, pag 94, editrice Elle Di Ci 1994
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