Ci sono molte vie per conoscere
la Chiesa abbiamo visto, c’è anche la via semantica, la comunità cristiana
si è data un termine preciso, si è auto denominata
ecclesia,
è dunque opportuno specificare la sua origine, quali sono i suoi contenuti,
a livello generale si è tutti d’accordo nel tradurre
ecclesia
con assemblea.
Non è stato tradotto ma è stato
traslitterato, non c’è stata una vera traduzione, proprio per il rispetto
del termine. Se si dovesse trovare un vocabolo che possa sostituire
automaticamente il termine
ecclesia sarebbe assemblea. Questo vocabolo esprime bene ciò che c’è di comune nelle
diverse accezioni del termine, è un termine ricco di significati. Il termine ecclesia
non è stato inventato dai cristiani ma ripreso dall’Antico Testamento.
Più discussa è l’origine
storica. Perché i cristiani si sono dati questa denominazione? Perché si
sono chiamati Chiesa? Si son chiamati in molti altri modi certo, ma il
termine Chiesa piano piano diventa il termine tecnico per disegnare i
cristiani. Questo ha la sua origine nella comunità di
Gerusalemme, mentre
l’appellativo di cristiani lo dobbiamo alla comunità di Antiochia, questo
appellativo lo dobbiamo alla comunità di
Gerusalemme. Il termine
sinagoga
indicava ormai coloro che perseguitavano i cristiani, per questo viene vista
con sospetto dai primi cristiani, in realtà sono termini molto simili, quasi
sinonimi, lo troviamo solo in Gc 2,2. L’operazione di coprire il termine
sinagoga con termini negativi avvenne quando iniziarono le persecuzioni
quindi.
Ecclesia
lo vediamo in tre contesti:
-
Ebraico,
ecclesia è in fondo
un termine biblico che la
LXX scelse in un centinaio di casi scelsero per tradurre l’ebraico
Qahal,
non sempre in altri casi lo traducevano in altri modi tra cui sinagoga.
Questo termine indicava la comunità israelita nella sua piena
estensione, la comunità ebraica non il mondo, ma indicava anche la sua
puntuale radunata, il suo concreto radunarsi. Per noi ora indica più
che altro il radunarsi, questo significato gli abbiamo dato, invece
Qahal
aveva questo duplice senso, nel senso permanente dell’intero popolo, che
di certo non puoi radunarlo tutto in una piazza, e anche però il suo
radunarsi. Un significato preciso di
Qahal
è quella della comunità, per noi non esiste un’espressione sola che
possa rendere questo significato. Se tu sei Chiesa e non ti raduni mai è
assurdo non sei Chiesa. È una comunione di persone che di fatto è
potenzialmente pronta a essere chiamata e radunata. L’orientamento
assembleale sarà accentuato soprattutto dopo la riforma deuteronomista,
si elaboreranno altri termini per indicare la realtà globale,
Qahal
sarà sempre più usata per l’assemblea radunata.
‘edah
indica nel pentateuco il popolo eletto,
Qahal
privilegia l’aspetto convocante, e diventa pian piano sinonimo di giorno
dell’assemblea. Es 12,6 (“e lo serberete fino al quattordici di questo
mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al
tramonto.”) tutta l’assemblea è
Qahal,
e della comunità è
‘edah, rende
bene la traduzione ciò che si intendeva con i termini dopo la riforma
deuteronomista. La stessa differenza semantica si può trovare in
sinagoga e
ecclesia, i
termini fondamentalmente sono sinonimi, ma con il passare del tempo
avviene questo passaggio, la sinagoga diventa l’elemento istituzionale,
ecclesia
la comunità ebraica radunata. La
sinagoga in senso specifico è il luogo
in cui l’ecclesia
si raduna. Il termine
ecclesia
esprime anche una dinamicità, l’ecclesia
ha un valore generante, nei confronti della realtà che indica, il raduno
ha un valore generante nei confronti del popolo, radunarsi significa
rendere profondo la propria identità di popolo, l’assemblea genera il
popolo, il radunarsi nel
Qahal
crea l’edah,
il radunarsi getta luce sul popolo. Il radunarsi non è un semplice fatto
statico, ma genera, arriviamo al punto che è l’ecclesia
che fa la sinagoga. Da questo punto di vista i testi dell’Antico Testamento sono
numerosi e l’ecclesia
appare come un potente fattore di trasformazione, il giorno
dell’assemblea appare come un potente fattore di trasformazione, che
trasforma gli israeliti, li rende sempre più coscienti della loro
identità, una prova indiretta di questo fatto è che tutte le principali
fasi della riforma deuteronomista fanno capo all’assemblea. Le assemblee
di Giosuè, la grande assemblea di Neemia per rifondare il popolo (Neemia
8,1-10,3). Con il passare del tempo Qahal
(ecclesia)
si carica di un significato ideale che non è realizzabile sulla terra,
qualcosa di molto alto, assume soprattutto dopo l’esperienza delle
distruzione del Tempio un significato
escatologico. Secondo alcuni
autori è in questo senso che lo usa Matteo, rimandata ai tempi del
Messia, a una fase successiva, con il
Tempio distrutto non è più
possibile organizzare quelle grandi assemblea. Quali sono gli elementi
che compongono la
Qahal? tra gli
elementi costitutivi una condizione determinante è la Parola di Dio,
anche perché
Qahal viene da
Qol
che vuol dire voce,
Qahal è
l’assemblea che viene chiamata a convocarsi dalla voce di Dio, questo è
un elemento costitutivo, non posso dire
Qahal
senza dire Parola di Dio, e questa non costituisce solo l’origine, la
voce che convoca, ma l’ascolto della Parola di Dio è l’attività
prevalente della
Qahal. Altro
elemento costitutivo è il raduno, ma questo raduno sta anche per
ratifica, il popolo non è passivo, deve sempre rispondere, reagire, c’è
il mediatore si ma il popolo non è mai muto e passivo, deve ratificare
il proprio ascolto, questa ratifica cambia, all’inizio è con il sangue,
la ratifica del sangue, il rito del sangue, immolando gli animali.
Quando viene distrutto il
Tempio c'è un rapporto dialogico, il popolo
spesso dice “noi vogliamo seguire il Signore” “Noi ubbidiremo ai suoi
comandi”. Nell’assemblea di
Esdra la risposta è molto articolata, anche
i gesti sono importanti, c’è un dialogo, tra Dio e il suo popolo, si
dialoga con gesti e parole. All’assemblea di Esdra si fece voto di
astenersi dal sacrificare finché non sarà ricostruito il
Tempio, la
ratifica sarà la condivisione dei pasti, nessuno sia triste in questo
giorno. Questo darà origine alla
sinagoga, ha origine proprio
dall’assenza dei sacrifici, ancora ora il culto degli ebrei è sinagogale
non è più sacrificale, nasce qui nell’assemblea di Esdra perché manca il
Tempio. Altro elemento costitutivo è l’estensione, chi è chiamato alla
Qahal?
Tutto il popolo, ha una caratteristica antielitaria, è aperto a tutti,
mentre il tempio fa selezioni,
Qahal
è inteso potenzialmente con totale apertura che si afferma lentamente,
soprattutto con il deutero Isaia, gli ebrei hanno una concezione etnica
dell’elezione, gli altri inizialmente non possono neanche essere aperti
all’elezione, poi entra la concezione che tutto il mondo viene a
Gerusalemme per la salvezza. La comunità di
Gerusalemme sapeva tutte
queste cose? Quando hanno utilizzato il termine Chiesa, conoscevano il
suo significato? Conoscevano questo uso? At 7,38 ("Egli
è colui che, mentre erano radunati nel deserto, fu mediatore tra l'angelo che
gli parlava sul monte Sinai e i nostri padri; egli ricevette parole di vita da
trasmettere a noi.") questo versetto ci dice
che i primi cristiani conoscevano questo significato di
ecclesia.
Quando la comunità cristiana ha dovuto darsi un nome ha determinato una
scelta teologica, porsi in continuità con tutto questo, ma dichiarando
al tempo stesso che a un certo punto l’idea ha avuto un orientamento
escatologico, e quindi ora noi siamo la Chiesa, la realizzazione
escatologica della promessa. La comunità di
Gerusalemme si chiama Chiesa
perché si auto comprende con quella comunità fondante del Sinai, che Dio
richiama radunandola intorno al Messia.
-
Greco,
ecclesia
era un termine greco, non ebraico, che cosa significava per i greci,
anche i greci usavano sinagoga, che indicava un’adunanza per finalità
religiose, l’ecclesia era una realtà popolare, l’assemblea dei cittadini
liberi convocata per deliberare il funzionamento della polis, questa istituzione raggiunge il suo culmine
sotto Pericle, indicava l’unione per decidere questioni di carattere
politico o giuridico. Gli Atti degli Apostoli conoscevano questo
significato greco, erano in quel contesto ("Se poi desiderate qualche altra
cosa, si deciderà nell'assemblea ordinaria." At 19,39), convocazione per
risolvere dei problemi di ordine politico-giuridico. Anche senza
riferirsi alla tradizione biblica possono averla presa i primi cristiani
dall’ambiente greco. Noi cristiani in effetti ci raduniamo per prendere
decisioni, noi siamo un’ecclesia, ma siamo ecclesia di Dio. Un aspetto
singolare nell’uso greco di ecclesia è l’uso locale, quando al greco si
diceva ecclesia, si pensava alla polis, non in senso universale. Quando
Paolo dice la Chiesa di Dio che è a Corinto, usa l’accezione localista
del termine greco per indicare l’accezione locale del termine. A volte
ecclesia intende la realtà locale, a volta una realtà più ampia a volte
in senso universale, negli Atti viene usato in modi molto diverso.
-
Cristiano,
l'assemblea fondativa è quella della pentecoste, giorno in cui discende
lo Spirito Santo, mentre erano tutti riuniti, alla maniera del popolo
israelita che si radunò come un sol uomo per ricevere la consacrazione a
popolo della Legge. Gli Atti non perdono mai di vista la totalità,
infatti terminato il raduno si è ancora ecclesia, perchè
l'ecclesia abbraccia tutti coloro che hanno accolto la chiamata di Dio,
per questo è una sola in tutto il mondo. Paolo è colui che più di tutti
usa il termine ecclesia la realtà universale, quella locale e
prevalentemente la comunità riunita in assemblea. A Paolo non interessa
il numero di persone che compongono la comunità, usa il termine
ecclesia anche per piccole realtà anche per realtà domestiche.
Stabilisce inoltre un'unione stretta tra assemblea, eucarestia e carità.
Riunirsi senza vero spirito di amore è spezzare la Chiesa di Dio. La
Lettera agli Ebrei parla dell'assemblea dei primogeniti ed è l'unico
passo dove ecclesia è utilizzato per indicare la realtà celeste.
Giacomo che indirizza la sua lettera proprio ad un'assemblea liturgica
avvisa di eliminare ogni discriminazione e ogni forma di privilegio
derivante dalla condizione sociale solo in questo modo l'assemblea può
essere un autentito atto cultuale. Torniamo a San Paolo i riti non
bastano ma devono concretizzarsi in gesti di carità
Il
termine per rispetto alla comunità primitiva che l'ha pensato non è stato
modificato nelle varie lingue ma solo traslitterato. Ora però si è perso
tutto questo significato che abbiamo visto del termine, spesso si riduce il
termine Chiesa ad indicare l'edificio, o
l'istituzione gerarchica, il
sistema organizzativo o burocratico. E' necessario invece correggere l'uso
di questo termine:
-
Da sottolineare innanzitutto è l'aspetto dall'alto
che riconosce un'iniziativa divina per l'appello del popolo inteso tutto
come un tutto ma anche di ogni comunità locale o assemblea radunata. Gli
uomini per non si radunano ma sono radunati. La Chiesa prende vita dalla
chiamata di Dio, indubbiamente la decisione del singolo è importante ma
è una risposta a una chiamata da parte di Dio.
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Altro elemento importante è l'aspetto comunitario la
Chiesa non è solamente una realtà convocata, ma anche congregata, non si
fa Chiesa in un incontro a tu per tu con Dio, c'è bisogno della
comunità, della comunione
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Altro aspetto importante da recuperare è quello del
riunirsi. Essere cristiani vuol dire radunarsi. Tutte le principali
tappe dell'alleanza sono scandite dal radunarsi e così la stipulazione
dell'alleanza sinaitica, non avviene in una solitaria relazione tra Mosè
e Dio, e la nuova alleanza scandita anch'essa non da solo tra Gesù e il
Padre ma nel cenacolo insieme con i suoi. Così lo Spirito Santo discende
quando erano tutti insieme, tutti riuniti. I grandi eventi nella storia
della salvezza quindi sono scanditi dal riunirsi.
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Altro punto importante è il legame con Israele. I
cristiani dopo un primo periodo di inserimento passano un periodo di
rottura con la comunità di Israele, ma questo distacco non produce il
ripudio, Israele non cessa di essere il qahal di
Jahvè. San Paolo in Rm 11,16
ci ricorda che siamo l'albero che si rivolge alle sue radici, la Chiesa
si comprende attraverso questo legame e si rivolge all'ebraismo nella
speranza di un ricongiungimento alla fine dei tempi.
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