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Ormai hanno tutta la
mia attenzione e continuo quindi a sentire cosa hanno da dire, ecco che la
Femen continua: "Il 25 novembre il Papa, viene a parlare al parlamento
europeo a Strasburgo, in Francia. Questo è un attacco diretto alla laicità,
alla parità, ai diritti umani e alla separazione tra Chiesa e Stato che deve
diventare una priorità oggi" (qui
il video).
Devo confessarvi che, visto la premessa,
al termine del discorso della Femen ho tirato un sospiro di sollievo. Temevo
ci stessero annunciando veramente l'Apocalisse visto i toni iniziali, ma ciò non
toglie che quel che ci annuncia la Femen è sicuramente grave, si parla di un
atto che attacca direttamente non solo la laicità, ma anche la parità e i
diritti umani. Rileggiamo con calma, aspetta, attacca la laicità? Beh si
chiaro, un Papa che va a parlare al Parlamento Europeo, una volta lì
sicuramente potrà influenzare i parlamentari europei, sempre molto sensibili
a temi religiosi. Faccio un po' più fatica a capire i due pericoli
successivi, e quindi li rileggo ripetutamente, attacco alla parità e ai
diritti umani?
Aspetta ho capito,
come ho fatto a non capire prima l'intento di Papa Francesco? Una volta lì
magari in seduta straordinaria potrebbero decidere di imporre la religione
cristiana in tutti i paesi europei, quindi si... certo
verrebbe meno la parità, in quanto le altre religioni verrebbero
perseguitate e i diritti umani di conseguenza.
Capisco anche come di
fronte a un pericolo del genere le Femen hanno dovuto presentarsi davanti a
Piazza San Pietro simulando un rapporto sessuale con un crocifisso, e
ricordando ancora a chi non lo sapesse che il Papa non è un politico.
Peccato che nel 2008 il movimento delle Femen fosse appena nato altrimenti
sono sicuro si sarebbe opposto con la stessa ferocia al discorso del Dalai Lama del 4
dicembre 2008 al Parlamento Europeo.
Tornando ad Anno uno la
trasmissione che ha dato spazio alle Femen, da registrare delle strane
reazioni, anche la presentatrice del programma è rimasta spiazzata: l'imprenditore Gian Luca Brambilla, non ci sta e abbandona lo studio di Anno Uno: "Scusate - spiega -
ma non sono venuto in una trasmissione in cui si offende la Chiesa cattolica e il Papa",
ma la cosa sorprendente è sentire i ragazzi in studio contestare le Femen,
la conduttrice è colta di sorpresa e dice visibilmente colpita: "Non capisco come un giovane italiano del 2014 possa essere contrario alle Femen".
Come si può essere contrari a questa ondata di libertà?
Per quel che mi riguarda sarò un
bigotto, il mio ragionamento sarà offuscato sicuramente dal mio amore per la
Chiesa e per il Papa, (si lo ammetto per me, per la mia vita sono un punto
di riferimento), ma faccio veramente fatica a concepire la libertà tradotta
nel mettere a tacere una persona. Faccio fatica a concepire la libertà come
paura di una persona che parla. Sarò strano ma non mi fa alcuna paura sentir
parlare al Parlamento Europeo, al Parlamento italiano, ma anche a casa mia
il Dalai Lama o un'importante rabbino. Per me sarebbe un onore poter
ascoltare un discorso, e magari avere addirittura l'onore di dialogare con
tali personalità che rappresentano anche un numero importante di persone.
Non avrei alcun problema neanche se ci andasse una Femen a parlare al
parlamento europeo, ognuno ha diritto alla parola, ognuno può arricchirci
con il suo pensiero, non metterei a tacere una persona in nome della
libertà.
Che strano che sono eh? Ascolterei una
Femen parlare senza nessun tipo di problema ma invece non considero libertà
provocare denudandosi o simulare un rapporto con un crocifisso in piazza San
Pietro. Si perchè nel mio concetto, forse un po' antico e retrogrado, la mia
libertà finisce dove inizia quella dell'altro. E il rispetto dell'altro è il
limite che pone freni alla mia libertà.
Ho imparato dalla Chiesa ad avere Maria
come modello, ho imparato quindi ad avere un alta considerazione della
donna, della sua importanza, e dell'importanza di lottare per la sua
libertà. Io, come tutti i cristiani, credo che sia stata la libertà di una
donna ad aprirci la strada della salvezza, quindi lotterei anche io, e lotto
a mio modo, per la libertà della donna, ma questa che invocano le Femen non
la considero libertà. Quale secondo voi tra queste due figure rappresenta di
più la bellezza, la pienezza e la libertà della donna? Io preferisco la
seconda, preferisco il secondo modo di lottare, magari con un sorriso si,
perchè no? |