No al terrorismo
Ho sentito il bisogno di gridare anche il mio "NO" al terrorismo dopo gli ultimi attentati
Siamo tutti presi questo periodo da giornali e tv e tutti quanti afflitti, un po’ abbiamo paura, ma molta rabbia, rabbia per ciò che è successo, rabbia perché qualcuno si prende il diritto di entrare nella libertà dell’altro e cambiare e stravolgere le vite degli altri. L’ultimo attentato in Inghilterra mi ha fatto zompare di rabbia, ero veramente indignato “Ora basta, non se ne può più, basta”, mi sono passate in mente le famiglie che sono state vittime di quell’attentato, non tanto le persone rimaste morte, quelle lo so che stanno bene, ma le famiglie distrutte, il male che ha creato quell’attentato in un orfano che ha perso madre e padre, in una mamma che ha perso il proprio figlio che stava andando a lavoro. Queste cose si succedono ogni giorno, insomma una mamma può piangere per una malattia che ha ucciso suo figlio, il padre e la madre di un bambino possono morire in un incidente stradale, ma qui non si tratta di questo, si tratta del fatto che questo male è voluto. E allora dove cavolo è finito quel corpo unico che siamo noi umanità, siamo gli unici animali che riusciamo a distruggerci a vicenda.
E’ incredibile, ed è una situazione che mette rabbia, perché si poteva evitare, perché l’abbiamo creata noi, perché qualche uomo insieme ha deciso che oggi quel bambino sarà orfano, che una coppia di fidanzati domani non si potrà sposare, perché uno di loro è morto, che una giovane coppia non potrà coltivare il suo sogno di amore. Perché? Perché l’ha deciso lui, perché lui così onora il suo Dio. Ma quale Dio vuole distruggere ciò che ha creato? Lo sdegno prende e non può che esser così ma con chi prendersela. Di chi è la colpa? Semplice sembrerebbe la risposta “di quei kamikaze”, ma quelli, appena ci avviciniamo un po’ alla loro storia, scopriamo che fin da piccoli sono stati educate a questi stupidi ideali, quindi? Forse è veramente loro la colpa? Ma di chi è questa colpa? Non si possono trovare colpevoli perché ce ne sono tanti, non sono solo gli Stati Uniti come vuol far credere chi vuole politicizzare ogni cosa e sfruttare ciò che succede per i suoi discorsi politici, non c’entra la religione mussulmana, che in sé, con una giusta interpretazione del Corano non è una religione così cupa. Consideriamo che se interpretiamo il nostro Antico Testamento alla lettera anche lì c’è e si parla di guerra santa, la colpa non è di quei kamikaze appunto che sono stati educati in questo modo. Ma la colpa di nessuno non è che la colpa di tutti, in realtà è colpa dell’odio e dell’indifferenza che mostriamo noi per primi e i nostri ricchi paesi, è colpa di chi comanda quei kamikaze e di chi crede a quegli che la ragione dovrebbe svelare come falsi ideali. Ma in realtà andando più a fondo si scopre che siamo tutti vittime in qualche modo, i paesi ricchi, schiavi dei loro stessi errori che fruttano terrorismo e tanti problemi di instabilità, e i kamikaze, schiavi e vittime di quel loro modo di pensare fissato da bambini. Ma allora cosa rimane da odiare? L’odio, l’odio che riusciamo a generare ogni giorno, l’odio che produce questa rabbia nei terroristi verso gli occidentali, indifferenza che spesso produce odio dall’altra parte, e all’odio si risponde con odio, così che ora si odiano tutti mentre l’unica cosa che bisognerebbe odiare è l’odio stesso.
Forse la mia analisi è superficiale, certo non ho grandi conoscenze politiche internazionali ma mi sembra che a parte i responsabili ciò che dobbiamo cercare di eliminare è quest’odio presente ovunque anche nelle nostre case e esplode in questi atti, questa indifferenza che si respira, ognuno pensa a se stessa, questo senso di vendetta, questo senso di sentirsi sempre vittime di qualche ingiustizie, cosicché se ne parla e se ne parla e l’ingiustizia diventa più grande e insopportabile.
Ora basta, tanto questo voleva solo essere il mio no al terrorismo, ma che comprende e si allarga al no ad ogni violenza e anche alla indifferenza che spesso causa l’odio e il terrorismo. Volevo finire mettendo qui sotto il testo di una bella e-mail che mi ha mandato una mia amica:
Il perdono... e la giustizia di Dio [Lia Cerrito]
Barbara arrivò "sparata" davanti al Padreterno, stramazzando avanti a Lui perchè "sparata" per davvero e non metaforicamente. Era stata una terrorista convinta: mentre metteva una bomba sotto una poltrona importante, era saltata in aria per un imprevisto del congegno. Quando si riscosse, vide il Padreterno che la guardava, ma non lo riconobbe perché nessuno gliene aveva mai fatto una descrizione verosimile.
« Dove sono? - disse come destandosi da un sonno profondo - e tu, chi sei?» «Io sono il Signore, il tuo Dio...» disse il Padreterno pacatamente. Barbara si pose a sedere. « Davvero?!...» disse in un soffio guardandolo con stupore. « Mio Dio, come sei giovane!...Avevo sempre pensato che Tu fossi un vecchio iroso e prepotente. Tante volte, quella bomba, avrei voluto metterla sotto la tua poltrona. A Te, cioè, come pensavo che fossi, non come ti vedo ora... peccato non averti conosciuto prima... ora, forse, è troppo tardi.»
Barbara si era alzata e si aggiustava le vesti lacerate dall'esplosione. «Che pena!... Che pena!... » E si avviava alla porta... « Perchè che "pena"?» « Dovermene andare via, ora che ti ho incontrato... Non posso stare qui, dopo tutto quello che ho combinato laggiù... Se tu sei qui, ci dev'essere pure il Paradiso e io...mi ricordo qualcosa...E' giusto, non posso stare qui. Lo capisco, lo capisco. Devo salutarti.» Si mise a piangere. « Ma io non sapevo, non sapevo...» Il Padreterno la guardava e taceva. « Bene... me ne vado...» Si avviava ...Poi si volse. «Ma come farò ad andare via da qui, ora che ti ho visto? Come potrò dimenticarti?» Stava per uscire quando un cenno la fermò.
« Barbara, che cosa hai amato di più sulla terra? » La ragazza tornò indietro di qualche passo. « La giustizia, Signore... Anche questa nessuno ha saputo spiegarmela bene. Ho sbagliato tutto, come vedi, ma io l'amavo, Signore, la giustizia! A modo mio, ma davvero...»
Il Signore sorrise: « Allora è da parecchio tempo che mi cerchi: a modo tuo forse, ma davvero...» Barbara lo guardò meravigliata, poi tornò indietro e cominciò a ridere, a ridere...e diceva: « Chi se lo sarebbe immaginato un Dio così simpatico?! »
E rideva e piangeva... E intanto il Padreterno la guardava... Oh, come la guardava! E l'amava. Oh, come l'amava! Stava pensando dall'eternità di tenerla con sé in Paradiso perché si ricordò del grido del suo Figlio in croce: "Padre, perdonali, perché non sanno quel che fanno..."
E intanto, sulla terra: « Hai letto il giornale? » dice dal suo balcone la signora Bettina alla signora Gaudenzia, affacciata al balcone vicino. Senti: "Bomba esplode tra le mani della giovane terrorista...morta sfracellata." « Questa volta il Padreterno ha fatto una cosa giusta! Tutti all'inferno deve mandarli! Tutti all'inferno! quel che giusto è giusto! » Padre perdona loro...non sanno quello che fanno..."
29 Luglio 2005
Massimiliano Salerno