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Renato Zero - La pace sia con te


La pace sia con te di Renato Zero: testo e commento alla canzone

Il testo


Non riuscire a stare fermi un’istante
saltare da un pensiero all’altro
da un desiderio all’altro in continuazione,
è una maledizione
cercare un posto lontanissimo
senza più legami
con questo caos di eterni pendolari,
di paradisi artificiali, palloni pubblicitari
e dentro il cuore, nel silenzio e ovunque altrove
fra le rovine del Partenone
non trovare...che rumore
e ancora insoddisfazione...insoddisfazione!
Fuggire dal mondo e da se stessi,
nella finzione nel sesso disperato,
nei videogames subire il fascino del sacro
nei reparti di un supermercato
sentirsi pieni di poetico abbandono
di un senso alto del tragico e del buono
e scoprire che per gli altri sei solo in posa
per l’avanspettacolo e la cronaca rosa
e nonostante tutto avere dell’amore
un’idea talmente splendente e sublime
e un bel niente, un bel niente da spartire
con queste vite mediocri e meschine
la pace sia con te, e con il tuo spirito
la pace sia con te, e con il tuo spirito
essere come una città sotto vetro
quasi sempre in stato d’assedio
circondati da nemici spietati,
o peggio ancora dal tedio e dai suoi derivati
avere voglia di salire sul tetto
e poi, di mettersi ad urlare
che magari arriva un disco volante
e ci viene a salvare
che se uno deve, per forza emigrare
allora è meglio un altro sistema solare
siamo noi quei misteriosi via vai dei pinguini
sulle distese che non hanno comunque confini
la pace sia con te, e con il tuo spirito
la pace sia con te, e con il tuo spirito
e nonostante tutto avere dell’amore
un’idea talmente splendente e sublime
e sapere bene di essere in bilico, in bilico.
La pace sia con te, e con il tuo spirito
la pace sia con te, e con il tuo spirito


Il mio Commento



Renato ci regala un'altra canzone che si può veramente definire cristiana, parla del mondo, di ciò che ci dà, o meglio di ciò che non ci dà, e di quello che in tutto questo mondo, ha comunque un valore immenso ed è l'amore. E' un'invito a fermarci a pensare "Non riuscire a stare fermi un’istante saltare da un pensiero all’altro da un desiderio all’altro in continuazione", fermarci sulle cose importanti a pensare senza passare da un divertimento all'altro e basta, la felicità, la vera felicità è data dal rimettersi a Dio, dal vivere per lui, la frase di San Paolo racchiude credo benissimo questo concetto "non sono più io che vivo ma Cristo che vive in me". La felicità non è data dal divertirsi e basta, dal cercare di occupare il tempo in qualche modo per paura di pensare, non è data dal lasciarsi i problemi irrisolti e non pensarci. Spesso vogliamo distrarci in modo da non pensare alla vita, ma la vita è bella, dobbiamo realizzarla però. La vera felicità è data dalla serenità, dalla serenità di aver affrontato i problemi che si hanno e dalla tranquillità di non aver paura di affrontare il prossimo problema, la prossima difficoltà, dal fatto di non doverla eliminare non pensandoci, occupando il cervello con tante cose piccole in modo da non dar tempo di sorgere al problema. Il problema ritorna, e non così saremmo felici, al massimo allegri e spensierati per un tempo comunque limitato. Ma non è questo a dare la felicità. Forse troppo spesso cerchiamo la felicità ovunque tranne nel luogo da cui nasce: Dio. "Cercare un posto lontanissimo senza più legami" questa canzone è un'infinita ricchezza, mi sembra di vedere spesso la paura di creare nuovi legami, ma soprattutto la paura di sacrificare qualcosa, di rinunciare a qualcosa per un legame che forse, c'è la paura che possa risultare un illusione. E in tutto questo? Non trovare niente di stabile, "non trovare...che rumore e ancora insoddisfazione...insoddisfazione!", confusione, confusione perchè affollano la nostra testa milioni di pensieri, milioni di cose da fare di modi di divertirsi che dovrebbero darci la felicità, perchè non ci fanno pensare ai problemi, ma poi... quante volte finita un estate ci troviamo insoddisfatti, si abbiamo fatto tante cose ma... niente di importante, piccole cose ma... non ci siamo realizzati. E Renato fa esempi di cose che riteniamo che ci possano dare la felicità, e così: il sesso disperato, i videogames (il giocare in un mondo diverso in modo da non vedere questo), oppure l'attaccamento alle cose da comprare (subire il fascino del sacro nei reparti di un supermercato) che diventano cose sacre, in quanto si crede siano loro a dare la felicità, a realizzarci, a farci stare bene. E in tutto ciò? In tutto ciò si vede che comunque l'amore rimane la cosa più bella di tutte, sono i gesti d'amore a tenere tutti a bocca aperta ed è ciò che tutti vorremmo se non pensassimo che l'amore sia solo un illusione. Tutte le cose dette prima, i videogames, il comprare delle cose, finalizzate all'amore sono tutte belle e importanti, ma è il credere che sia lì la felicità l'errore, la felicità è nell'amore che Dio dà a noi e che noi diamo a Dio e alle persone amate da Dio. E Dio ama tutti i suoi figli quindi ama tutti noi, è questo che riempie il cuore di vera gioia, di vera felicità e ci fa capire che ciò che vogliamo e che ci dà la felicità non è ciò che vuole il mondo ma ciò che è eterno. Vogliamo Dio, vogliamo il suo amore e vogliamo regalare amore, è questo che ci realizza, che realizza la nostra vita, non non pensare ai problemi ma risolverli insieme e quanta serenità dà un problema superato, e la serenità poi porta alla felicità. Anche perchè a volte ingrandiamo i problemi, ci sembrano immensi, quante volte mi è successo, ma quando poi li rimetto a Dio, quando ci penso su parlando con Dio, mi rendo conto di quanto sono piccoli e insignificanti e altre volte quando invece non sono così piccoli, forse si può trovare insieme una soluzione, in più persone e trovare una soluzione è ciò che ridà quella serenità che non ti farà ridere a squarciagola, ma ti renderà il viso così luminoso, specchio di un animo pieno di felicità.